Client

Credit ​​​​​​​
photography curator Christian Mantuano 

Date 
March 2020

Synopsis
''Entrare a Palazzo Farnese, vuol dire fermare le lancette degli orologi. Il tempo sembra passare molto lentamente, quasi sino a fermarsi. L’altezza delle volte, l'immensità dei corridoi, la sontuosità dei tessuti: credo che questo palazzo stimoli l’attività sensoriale in tutte le sue sfaccettature. Recentemente ho avuto la possibilità di fotografare quasi tutti gli ambienti: ciò che mi ha affascinato maggiormente è la cosiddetta Stanza rossa. Mi ha donato la sensazione del mistero. Le statuette bianche posizionate agli angoli della stanza su piccoli tavolini sono perfette in ogni dettaglio: sembrano prender vita da un momento all’altro, i lampadari che raffigurano donne vestite in eleganti abiti tradizionali sembrano cantare tutte in coro una canzone muta. L’odore del legno e dei tessuti che permea la maggior parte delle superfici della stanza e il suono ovattato mi trascinano in una sensazione di rilassatezza assoluta. Non soltanto un fatto fisico, quanto psicologico: la lentezza della grande Bellezza, da cogliere in ogni particolare, senza avere fretta di realizzare un'immagine quanto quella di immortalarne il senso, appunto. Nel pomeriggio, d’estate, la luce del sole attraversa i finestroni riscaldando ed illuminando i saloni: li rende quasi magici. Come se il tempo davvero fosse sospeso. Quando ho ripreso la statua d’Ercole, avevo la sensazione che il suo sguardo mi seguisse in ogni mio passo, quasi per controllare facessi bene il mio lavoro. Penso che il profondo legame tra la Francia e l'Italia sia rappresentato perfettamente dall'amore per la Bellezza, dal buon gusto e dall’amore incondizionato per l’arte in ogni sua forma ed espressione. A Palazzo Farnese mi sento letteralmente avvolto, coccolato e aver avuto la fortuna di fotografarlo così da vicino, con calma, ha fatto sì che sentissi tra me e le opere, quasi un rapporto di intimità, di esclusività. Oserei dire di familiarità: tale da farmi sentire a mio agio come se, tornandoci, fossi a casa ogni volta''.

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